Il Comune di Livorno lancia un’indagine per verificare il grado di soddisfazione dei cittadini rispetto alle nuove modalità di erogazione dei servizi, su appuntamento e online, sperimentate o potenziate a partire dal lockdown e nel periodo di emergenza Covid-19 ancora in corso.
Modalità che si sono rese necessarie a partire dallo scorso mese di marzo, da un lato per evitare gli assembramenti negli uffici comunali, dall’altro per la conseguente riorganizzazione del lavoro dei dipendenti comunali, in parte riconvertito al telelavoro o smart working.
Per tutto il mese di dicembre i cittadini potranno rispondere ad un breve questionario online http://srviquel.comune.livorno.it/IQuELWeb/doLoadIndexQuestionario.action?questCode=2185G34960) anonimo per permettere al Comune di valutare appunto le iniziative attuate durante il periodo emergenziale, tese a disciplinare l’accesso ai locali e così limitare le occasioni di contagio senza tuttavia penalizzare il servizio offerto.
Come spiega l’assessora al Bilancio e Personale Viola Ferroni, il progetto che ha portato alla predisposizione di questa indagine di customer satisfaction “nasce dalla consapevolezza che la nuova modalità organizzativa del lavoro, resa necessaria dall’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19, ha avviato un processo di trasformazione irreversibile delle attività svolte dagli enti pubblici. Processo che deve essere indagato nei diversi aspetti, con la finalità di programmare e realizzare un percorso di miglioramento continuo. Tra l’altro – sottolinea l’assessora – dal febbraio 2021 diventerà un obbligo di legge per gli Enti pubblici mantenere una quota di lavoro agile per i dipendenti. Si tratta di una grande rivoluzione per la pubblica amministrazione, culturale ancor prima che organizzativa. E l’esperienza maturata durante l’emergenza sanitaria può essere preziosa per organizzare tutto questo”.
Con il protrarsi dell’emergenza sanitaria che impone alla pubblica amministrazione di continuare ad operare parzialmente in lavoro agile, l’indagine di gradimento si rende ancora più utile per capire i punti deboli e quelli forti della nuova modalità organizzativa, e per migliorare i servizi al cittadino.
Allo stesso tempo anche i dipendenti comunali che, in occasione del lockdown hanno iniziato a svolgere la loro attività in modalità agile, sono chiamati a dare un giudizio sulla loro esperienza. L’Amministrazione comunale ha infatti predisposto anche un questionario interno sul lavoro agile.
E proprio in merito allo smart working, l’assessora Ferroni segnala che “il Comune di Livorno è tra i primi Enti in Italia ad aver già predisposto una bozza preliminare di Piano Organizzativo del Lavoro Agile (Pola) con la quale ha aperto un confronto con i sindacati”.
Il documento è strutturato in cinque sezioni: mappatura delle attività smartabili, disciplinare per l’applicazione del lavoro agile, requisiti tecnologici, percorsi formativi, strumenti di rilevazione e verifica periodica.
Fondamentale è la mappatura delle attività smartabili. Si tratterà di individuare con certezza le attività effettivamente realizzabili con il lavoro agile, anche in ragione dell’evoluzione informatica del contesto organizzativo locale e nazionale.